Il mio desiderio è quello di dare scelta alle donne
per far sì che esca la loro individualità,
per provare a realizzare ciò che vogliono.
E io penso che le donne vogliano sentirsi belle.

Gianni Versace

lunedì 29 dicembre 2014

L'ultimo vestito dell'anno

Capodanno è ormai alle porte, e nessuno vuole sfigurare nella serata più festeggiata al mondo.
Un po' per colpa delle feste, un po' per colpa dei brindisi, l'ultimo dell'anno è una serata con i botti.
Ma cerchiamo di non essere noi i botti, fuori luogo e fuori misura!


Sebbene sia per eccellenza la serata dei lustrini e del luccichio, non farebbe male fermarsi a pensare un attimo a quella che sarà il nostro festeggiamento.
Dove lo passiamo, con chi lo passiamo, che tipo di festa sarà?


L'anno scorso ad esempio, ho festeggiato con i miei amici in un albergo in montagna che organizzava un cenone. L'età media era varia, non solo ragazzi, ma anche famiglie intere, dai bambini agli anziani. Essendo noi in 40  non ci siamo preoccupati granchè, infondo qualsiasi cosa sarebbe andata bene.
Ma come siamo scesi dalle auto, ci hanno accolto 20 centimetri di neve e una salita per arrivare all'ingresso.
Ed all'interno la situazione non era affatto migliore, anzi: tanta, troppa gente, ammassata in tavoli appiccicati, troppo caos, poche finestre.
Insomma, una serata tutto tranne che lustrini e glamour.
Ed in tutto questo c'erano delle ragazze che sgambettavano a suon di musica (non di stereo ma quasi) come se fossero nel più celebre ristorante all'ultimo piano di un grattacielo newyorkese. E per quanto belle, erano completamente fuori luogo.

Il succo del discorso? Bisogna fare attenzione a dove si va ed al tipo di festa che ci attenderà.
Perchè se è vero che il veglione di Capodanno può essere l'occasione giusta per sfoggiare abitini glamour, c'è da dire che farlo in aperta campagna potrebbe essere ridicolo.

Se festeggiamo in casa cucinando e bevendo tra pochi intimi amici ad esempio, magari passarlo in tuta sarebbe deprimente, ma cerchiamo di optare per un look comodo, informale, che ci faccia godere la serata in relax, sia che stiamo cucinando zampone e lenticchie, sia che brindiamo alla mezzanotte.

Se invece i festeggiamenti avverranno in piazza, dovremo prestare maggiore attenzione a quella che sarà la temperatura nell'ultima sera o prima notte dell'anno. Soffrire il freddo potrà anche farci sentire più ammirate (sempre che in mezzo alla calca qualcuno possa notarci) ma rischierà di farci avere un malanno nei giorni a venire.

In discoteca le cose cambiano notevolmente. Questa serata potrebbe effettivamente dare modo di sfoggiare il nostro abitino speciale senza preoccuparci del freddo o del tipo di serata, considerando che più o meno il livello dei presenti sarà abbastanza giovane e con la nostra stessa visione del festeggiamento ideale per questa serata.


Insomma, gli esempi sono innumerevoli, ma il nocciolo della questione è sempre uno: non lasciamoci trasportare dalle pubblicità e dagli ideali di come dovrebbero essere i festeggiamenti e di come dovremmo vestirci per viverli al meglio.
Noi ci conosciamo, noi conosciamo le persone che frequentiamo ed i luoghi dove festeggeremo.
Quindi valorizziamoci nel modo più opportuno, pronti a dare il via ad un altro anno superFASHION!


Buon Anno Nuovo!

venerdì 26 dicembre 2014

White Christmas

E' Natale e si sa, oltre ad essere tutti più buoni (o almeno così si spera), siamo anche tutti presi dagli acquisti sia per i regali che per le serate di festa che ci attendono nelle prossime settimane.

Ed anche se non in tutti i posti ci sarà la neve a rendere magico questo Natale, il bianco per una volta non mancherà: dagli scaffali dei negozi alle copertine delle riviste, quest'anno, o per meglio dire quest'inverno, il bianco è ovunque!

Ricordo ancora quando il bianco era considerato un colore prettamente estivo ed indossarlo in inverno era visto male. Eppure io l'ho sempre trovato tremendamente chic. Sarà stata anche l'ostinazione a non voler indossare solo colori scuri e spesso tristi durante l'inverno...

Ma torniamo a noi... Quest'anno la moda finalmente ci dice che non solo possiamo indossare il bianco in inverno, ma anzi che dobbiamo farlo ed anche a più non posso!!
Se già dall'anno scorso abbiamo visto un ritorno sulle passerelle di questo colore per le stagioni autunno inverno, adesso è impossibile scapparne.
Che si tratti di una borsa o persino di un cappotto, bisogna comunque avere qualcosa di bianco nel guardaroba che ci permetta di non passare inosservate nella stagione più fredda. 

 
Giacca Zuiki 29,99 euro      Borsa Zara 39,95 euro

Non ci sono limiti, insomma questo trend ci da la possibilità di osare in mille modi diversi, tutto sta nel farlo come sempre nel modo che maggiormente possa valorizzare noi, la nostra persona ed il nostro look.
Perchè come non mi stancherò mai di ripetere, dobbiamo ricordarci che la moda non va seguita sempre e comunque, anche se ci piace da impazzire.

Per questo ecco qualche rapido consiglio per un white look ready to wear:

- evitare i pantaloni bianchi, che si sporcherebbero con facilità per colpa di pioggia
- scegliere tonalità di bianco che si accostino bene al resto dei colori dell'outftit
- puntare su accessori (borse, sciarpe, cappelli) in bella vista che risaltino la lucentezza di questo colore
- evitare il total white (che come si dice da queste parti, fa versione gelataio), il troppo non va mai bene
- ricordarci che il bianco tende ad allargare visivamente, quindi usiamolo a nostro vantaggio e non a nostro svantaggio!

Per il resto... Buon Bianco Natale a tutti!!!

martedì 18 novembre 2014

Polyvore

Oggi sono qui a parlarvi di quello che è uno dei siti che maggiormente amo.
Si chiama Polyvore e posso dirvi che in cinque anni di iscrizione, non mi sono mai annoiata, e se la moda piace anche a voi, non vi annoierete neanche voi.


Potremmo descriverlo come un sito di e-commerce, ma sarebbe tremendamente riduttivo.
Come un social network di appassionate di moda. Ma trascureremmo le sezioni beauty e design.
E' una vetrina importantissima per prodotti che spaziano dal beauty and fashion ai fiori e clipart? Non solo.
Forse un gioco? Sì, ma anche molto, molto di più.

Uno: un sito di e-commerce dove puoi trovare davvero di tutto.
Attraverso una rapida selezione dei criteri base - che comprendono tipologia, marca, prezzo, colore - si avvia la ricerca di ciò che si vuole, tenendo conto dei tre grandi settori di cui polyvore si occupa: fashion, beauty e home.
Una volta avviata la nostra ricerca, scorrendo tra le soluzioni proposte potremo scegliere quello che fa al caso nostro e semplicemente cliccandoci sopra, verremo rimandati direttamente al sito su cui acquistare, che sia quello ufficiale dei vari brand o uno dei maggiori siti di e-commerce come Mytheresa o Luisaviaroma, fino anche direttamente ad aziende low cost dall'altro lato del mondo.
Più semplice di così...


Due: un social network.
L'iscrizione a Polyvore è completamente gratuita e permette di entrare in contatto con gente di tutto il mondo che ha le tue stesse passioni. Puoi seguire i membri più interessanti e le loro creazioni, quello che gli piace, gli articoli che hanno salvato e mettere il tuo Like a tutto ciò che è anche di tuo gusto, facendoglielo sapere e commentando. Si possono mandare messaggi privati, che consentono di parlare con chiunque e scoprire nuove curiosità o passioni comuni su fashion, beauty ed home.
Senza contare che è possibile condividere le proprie creazioni o quelle che ci piacciono sui nostri social network (Facebook, Twitter, Pinterest etc etc...) o sul proprio blog o sito.




Tre: una vetrina pubblicitaria per articoli, negozi e brand.
Perchè la pubblicità rende grandi e questa ne è una delle migliori espressioni.
A me in primis è stato chiesto più di una volta di creare dei "set" con gli articoli di un determinato negozio online in cambio di un vestito o un buono acquisto. Certo, a chiederlo non sono i grandi, quanto semmai aziende cinesi a poco prezzo, ma perchè non approfittarne comunque ed unire l'utile al dilettevole?
Altre piccole aziende contattano gli amministratori di alcuni "gruppi" affinchè creino concorsi all'interno di questi con i loro articoli, garantendo all'amministratore ed al vincitore del concorso buoni spesa sui loro siti.
Senza contare le pubblicità a pagamento gestite proprio da polyvore. Il proprio articolo in Home Page o in promozione tra i primi risultati nell'ampio database, assicura una visibilità altissima, non a caso molte promozioni vengono fatte dagli stessi superbrand. Così come i concorsi organizzati direttamente da Polyvore - e quindi dagli sponsor -, che richiedono uno specifico articolo nel set, o la creazione di un outfit per una determinata occasione e mettono in palio veri e propri premi.


Quattro: un gioco di creatività.
Quante volte vedendo gli editoriali delle riviste di moda, abbiamo pensato a come quell'abbinamento fosse azzardato, a come noi avremmo messo qualcosa di diverso. Ebbene, questo è quello che Polyvore ci da la possibilità di fare. Con un enorme database suddiviso per categoria (vestiti, jeans, pantaloni, gonne, giacche, scarpe, accessori, beauty, home etc etc...), e con la possibilità di selezione di determinate caratteristiche come colore, prezzo, marca o direttamente negozio online, possiamo creare i nostri abbinamenti preferiti. E perchè no, anche abbellirli con scritte, immagini di sfondo, cornici, clipart e qualsiasi cosa ci venga in mente.

Quello che cerchi non è nel database o spulciando google trovi un'immagine che vorresti inserire in un set? Il pulsante da aggiungere alla toolbar del tuo browser ti consentirà di importare e categorizzare ogni immagine non coperta da copyright che vorrai.


E poi si possono creare gruppi od entrare a far parte di gruppi creati da altri che organizzano concorsi, a volte sponsorizzati da qualche shop online, a volte solo per divertimento. 

E ottenere il Like o un commento ad una tua creazione da uno dei brand più importanti nel settore moda? Per me almeno è sempre una gran bella soddisfazione!




 Bè, potrei continuare a scrivere ancora a lungo, ma la cosa più divertente sarà comunque visitare il sito www.polyvore.com ed iniziare a prenderci confidenza.
E magari, se volete dare una sbirciata, questa è la mia pagina  http://kikkinz.polyvore.com !!!

Non mi resta che augurarvi buon divertimento, buono shopping, buona ricerca... buon Polyvore!

giovedì 30 ottobre 2014

Il ritorno dello zainetto

Ormai è un dato di fatto.
Se nella scorsa stagione se ne era avuto un assaggio - ed ancor prima sulle passerelle - per quest'inverno sarà un vero e proprio must.
Basta già guardarsi in giro per vederne di ogni forma e grandezza.
Di cosa stiamo parlando? Ma degli zainetti ovviamente!

Direttamente dagli anni novanta, sono tornati di prepotenza negli armadi e nelle top list dei must-have, tanto che ormai se ne trovano di ogni tipo e ad ogni prezzo.

Ricordate i tempi del liceo? Prima erano gli Invicta, totalmente coperti da scritte di ogni genere, poi i Seven con colori sgargianti e fantasie di moda; infine sono arrivati gli Eastpak, ormai da anni leader nel settore. Quello che tutti vogliono, quello che fa tendenza. Così tanto da assicurarsi una collaborazione con Raf Simons - direttore creativo di Dior - e sfilare niente di meno che a Parigi.
Proprio a dare il via a questo ritorno di fiamma...


Ma come indossarlo e sopratutto come sceglierlo?

Scordiamoci la versione "ci-metto-dentro-di-tutto-di-più-tanto-è-uno-zaino" perchè andremmo a perdere l'essenza stessa di questo trend. Lo zainetto va infatti visto come la vostra borsa, la vostra tracollina, esattamente allo stesso modo. Quindi niente versioni xxl che lo faranno sembrare quello di quando andavamo a scuola dando a tutto il look un tocco sciatto e non-sense.

Per chi ha un fisico più rotondo o robusto, NO deciso anche alle versioni micro, che andrebbero a perdersi sulla figura, escludendo quello che poteva essere un accessorio in dall'outfit e facendoci sembrare più grosse ancora.


Le fantasie ed i colori sono molteplici, così come i tessuti ed i materiali. Non c'è una regola nella scelta, solo nell'abbinamento. Teniamo sempre a mente che lo zainetto darà un tocco street a qualsiasi abbigliamento, quindi accostiamolo ad un look casual ma mai troppo elegante o sportivo. Col primo saremmo totalmente fuori luogo e col secondo finiremmo per sembrare in partenza per una scampagnata.

Per l'inverno quelli in pelle o ecopelle, che siano morbidi o rigidi andranno più che bene, mentre sarebbero da evitare i tessuti più leggeri, estivi e primaverili.

Per quanto riguarda la struttura,  scegliete in base a quello che è il vostro gusto - ma anche la vostra comodità - in fatto di borse. Se preferite borse morbide, optate per uno zainetto che abbia una forma tale, mentre se di solito indossate borse rigide, scegliete un modello che abbia la stessa struttura o al massimo semi-rigida. 
In entrambi i casi vi troverete ad avere a che fare con un accessorio che avrà gli stessi pregi e gli stessi difetti cui siete abituate.


E poi la fatidica domanda: come portarlo?

Su entrambe le spalle, in versione classica, è consigliato solo a chi ha un fisico minuto ed un look giovanile. E' vero che è la versione più comoda dell'indossarlo ma difficilmente vorremmo avere lo stesso portamento delle liceali andando in ufficio.

Su una sola spalla, come ci faceva sentire tanto bad girls ai tempi della scuola, è da abbinare ad un look casual alternativo. Ad esempio un pantalone boyfriend, una giacca slacciata ed un paio di Church sarebbero il look appropriato. Oppure uno stile bohemienne o magari un pò hipster.

Altrimenti, perchè no, in versione borsa a tracolla. Tenerlo sotto il braccio come fosse una quasliasi altra borsa ne facilita l'uso e lo mette maggiormente in evidenza, catturando su questo l'attenzione. Ecco perchè in questo caso, bisognerebbe sempre stare attenti a portarlo chiuso e perfetto, per non sembrare uscite di corsa da casa alla bene e meglio.

Assolutamente vietato portarlo davanti: quello può andar bene per gli zainetti porta bebè!

Zaino Flora by Carpisa, euro 39.90

Ma come ogni trend di nuovo in voga, capita anche di riscoprirne alcuni in casa, e allora via al fascino del vintage.  Sicuramente le nostre sorelle maggiori, zie o madri ne avranno uno, quindi spulciamo un pò tra gli armadi che si possono fare numerose scoperte interessanti.

Se invece quello che abbiamo non ci convince o è troppo semplice, magari tinta unita e necessità di un nuovo tocco glam, potete sempre far uso di piccoli accorgimenti.
Mettere qualche spilla, che a seconda del genere che andrete a scegliere lo caratterizzerà nello stile preferito; legare un foulard ad uno dei manici, annodarlo o lasciarlo leggermente morbido.  Stesso discorso con tutto ciò che vorrete e potrete usare, dai portachiavi ai bracciali - ad esempio quelli morbidi in pelle o tessuto che fanno più di un giro al polso.

In generale io personalmente non l'ho mai trovato granchè pratico, ma tutto dipende anche dall'uso che se ne deve fare. Per un'uscita con le amiche va più che bene, magari in giri di shopping in cui bisogna spesso prendere qualcosa, un pò meno; seppur d'altro canto, portandolo in spalla, lascia libere le mani. 


 Comunque la pensiate, ormai lo zainetto è un accessorio must che non può mancare negli armadi di ogni donna o ragazza. Cosa scegliete?


(Un ringraziamento speciale alle mie modelle d'eccezione Amanda, Serena e Silvia col piccolo Mattia!)

giovedì 23 ottobre 2014

Leggings: migliori amici o peggior nemici?

Passeggiando per qualsiasi strada di qualsiasi città ormai salta all'occhio come quello che nasceva qualche anno fa da rivisitazione di un trend degli anni 80 è ormai diventato un must-have nei guardaroba.

I leggings, da qualcuno anche chiamati pantacollant, hanno segnato una svolta nell'abbigliamento degli ultimi anni, sebbene la loro storia sia decisamente più "vecchia": a partire dagli anni '50 quando Pucci creò i famosi fuseaux. Negli anni 70 questi vennero modificati secondo la lunghezza dei pantaloni Capri divenendo così i leggings dal taglio attuale che noi conosciamo, molto aderenti e senza piede. La loro "invenzione" è attribuita alla nota costumista tv e stilista Patricia Field.
La popolarità massima di questo indumento viene però raggiunta negli anni 80, quando c'è l'apice nella moda "sporty" tra scaldamuscoli, fuseaux, Madonna e Flashdance.
Nel 2006 è maxMara a riproporli sulla passerella e da lì in breve si sono tradotti in una di quelle tendenze difficili da fermare e più semplici da assecondare. In breve tempo infatti, dopo che la strada se ne è in qualche modo impossessata, i grandi nomi della moda li hanno introdotti nelle loro collezioni, fino addirittura a trasformarli e creare veri e propri incroci, come successo con i treggings (pantalone + leggings) o i jeggings (jeans + leggings).

La comodità è un fattore essenziale del successo dei leggings. La maggior pesantezza rispetto alla calza li rende più resistenti e più coprenti, ma dobbiamo ricordarci che comunque non sono pantaloni. Sembrerà una banalità, ma purtroppo ancora troppe volte si vedono ragazze con parti sovraesposte allo sguardo della gente, perchè magari non si erano rese conto di quanto il tessuto teso potesse diventare trasparente. O con cuciture in bella vista che no, non sono quel genere di cucitura a contrasto più o meno di moda.
D'altro canto però non sono nemmeno dei collant, quindi scordiamoci di indossarli sotto vestiti leggermente più eleganti o formali a meno che non vogliamo ottenere l'effetto "confuso" decisamente poco chic.

Per quanto riguarda i colori, molti sono davvero belli a primo impatto, ma bisogna pur sempre ricordarsi che ogni colore sgargiante metterà in risalto le nostre gambe (perfette o imperfette che siano). Un nero, un grigio, un marrone o un blu scuro sono colori con cui si va sempre sul sicuro, ottenendo anche un effetto visivo snellente.
I colori accesi vanno bene per un abbigliamento sportivo o alternativo, purchè siano tinta unita ed ovviamente di tonalità che risaltino i nostri colori e la nostra fisicità.
Se invece le gambe sono troppo magre, sarà d'obbligo abolire i colori scuri che le faranno sembrare ancor più inesistenti in favore di qualcosa di più particolare ed acceso, se non addirittura di fantasie di vario genere, che tenderanno a dar maggior spessore.

Ma per chi non avesse gambe magre e dritte, bisogna stare attenti! Perchè le fantasie oltre ad essere decisamente più difficili da abbinare, rischiano di trasformare le nostre gambe in maniera piuttosto spiacevole.
Quelli a righe in particolar modo, necessitano di una gamba a dir poco perfetta. Lo so, anche a me sarebbe piaciuto molto indossarli, ma più che Cirque du Soleil avrei ottenuto l'effetto Carcere. Senza contare che non esaltano nessun tipo di forma, visto che tendono a  deformarsi su qualsiasi accenno di queste. Basti pensare a chi ha il polpaccio o la coscia un pò più grandi.
Un paio di anni fa erano di moda quelli con le costellazioni, lo spazio, le sfumature. C'è stato il periodo dei pois. Poi sono arrivate le fantasie tribali ed etniche.
Ebbene tutte queste, salvo rarissime eccezioni, sono da lasciare a coloro che hanno una gamba filiforme, lunga, magra e dritta. Perchè indosso a comuni mortali l'effetto potrebbe rivelarsi disastroso.


L'animalier oltre a far correre gli stessi rischi di sopra, può facilmente involgarire, quindi bisogna prestare maggiore attenzione nell'abbinarlo, magari con un total black più sul rock che sul sexy. Ricordandoci che anche l'animalier, se orizzontale, tende ad allargare!
Il damascato... Bellissimo l'effetto, sopratutto con il costrasto tra tessuti ma è pur sempre una fantasia incontrollabile, quindi bisogna andarci cauti per evitare di sembrare la tappezzeria di una vecchia casa; puntare magari su tonalità neutre e abbinarli ad abiti semplici non troppo corti, magari con stivali, di modo da lasciare all'effetto solo parte della gamba.


E poi il pizzo... Inserti più o meno grandi in pizzo. In netto contrasto con l'essenza sportiva del leggings diventa una sfida riuscire ad incorporarlo in maniera appropriata in un look. Sopratutto perchè troppo spesso lo si trascura come se non ci fosse, come se si indossasse un leggings qualsiasia  tinta unita. E si rischia di rovinare un look, perchè si sa, i dettagli fanno la differenza.
O quando si intravede da finti strappi? Gli strappi, sopratutto orizzontali sulla coscia, sono un deciso NO, che abbiano sotto pizzo, rete, colore a contrasto. Anche sulle gambe perfette, riescono a dare un effetto caotico a qualsiasi look.


Quest'anno  Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Topshop, Forever21 e tantissimi altri brand hanno proposto nelle loro collezioni tendenze in pelle o "liquid". Bellissimi su catalogo, differenti nella realtà.
Il leggings in pelle oltre ha un punto forte, che è quello della non trasparenza. Insomma, il tessuto usato non si allarga a mostrare troppo. Il problema però, sono i punti deboli. Che possano piacerci o meno su qualsiasi tipo di gamba è una questione personale. L'effetto ottico del nero è quello di snellire la gamba quindi si può provare. L'avvertenza invece in questo caso va a chi ha le gambe molto magre. Perchè il leggings in pelle va portato rigorosamente aderente; vederlo fare grinze, essere largo sul sedere, col cavallo troppo basso, non va bene. Non è un pantalone e l'effetto assicurato è solo quello "sciatto".
D'altrocanto però, il rischio che tutte corriamo con questo tipo di leggings è un altro: effetto volgare. Bisogna in questo caso stare attente più agli abbinamenti che non alle fisicità. Sempre tenendo conto che purtroppo, spesso e volentieri, i fisici più formosi o più rotondi sono quelli che maggiormente corrono questo tipo di rischio. Ciò non vuol certo dire che gli abbinamenti volgari non siano un rischio in cui si incorre anche nel vestire un manichino per la vetrina di un negozio. Come al solito, il trucco base sta nel non esagerare, la pelle è un tessuto che può risultare molto provocante di suo, non serve eccedere in mix esagerati.




Consideriamo anche che di base, la microfibra, il cotone ed i vari tessuti con cui vengono fatti la maggior parte dei leggings si lascia sfuggire qualche capriccio del nostro corpo, a meno che non prendiamo quelli contenitivi, modellanti o push-up. Quindi facciamo attenzione a come li indossiamo e sopratutto con cosa.

Ad esempio, SI a maximaglie. La combinazione perfetta è leggings e maximaglia, per un abbigliamento casual da giorno e perchè no, anche da serata informale.
Come abbiamo già detto, NO a vestiti eleganti o formali, che perderebbero di delicatezza rischiando addirittura di diventare ridicoli.
NI agli shorts. Non sono l'accoppiata vincente, ma in RARI casi possono funzionare. L'importante è che non vi taglino le gambe troppe volte, accorciandovi così l'immagine.
NO assoluto a tutti gli abbinamenti che prevedono maglie e top corti, che non coprano almeno il fondoschiena.

E per quanto riguarda le scarpe?
Voto pieno per lo stivale al ginocchio o stivaletto alla caviglia che sia. Con tacco o basso, resta comunque su un casual adatto allo stile dei leggings.
Le ballerine vanno bene per una gamba snella e proporzionata, non per chi ha bisogno di allungarla. Come tutte le scarpe che tendono a farci un piede piccolo, sono poco adatte a chi ha la coscia più grande, a meno che non vogliamo ritrovarci con l'effetto Imbuto.
I tacchi vanno bene, purchè abbia un senso abbinarli ai leggings e stiano bene nel complesso del look.
Le scarpe da ginnastica, di qualsiasi modello siano, dalle Nike alle Converse, vanno lasciate alle ragazzine fino ai sedici anni oppure ad un abbigliamento da palestra.

Quindi seppur vogliamo considerarli una svolta nell'easy to wear, dobbiamo far sempre caso a questi piccoli accorgimenti, alcuni più importanti altri meno, e adattarne l'uso alla nostra figura ed al nostro stile.

E per voi, migliori amici o peggior nemici?

giovedì 4 settembre 2014

Primark sì, Primark no?

Sono ormai quarantott'ore che sui social network e sulle testate giornalistiche online, così come su numerosi blog e siti, rimbalza la notizia dell'attesissimo arrivo di Primark in Italia.
Anche se la cosa non è stata ancora confermata ufficialmente dall'ufficio stampa della catena, i rumors si fanno ormai troppo insistenti per essere ignorati.
E la cosa, oltre a suscitare immenso entusiasmo in tutti i fan del megastore low cost, si è come al solito portata dietro diverse critiche.



Primark è una catena di moda low cost che nasce in Irlanda, a Dublino, con il nome di Penneys e si diffonde pian piano nel Regno Unito e via via in diversi paesi Europei, tanto da arrivare ad oggi a contare 250 store più svariati in apertura.

Ora, non sarò certo io a commentare l'azienda dal punto di vista etico e morale, lasciando questa discussione a chi sicuramente è più competente di me e ne conosce anche meglio le vicende.

Quello che invece posso dirvi, è la mia esperienza con il negozio, e la valutazione pratica di quello che il marchio Primark rappresenta.

In queste poche ore, ho già sentito diverse campane, da coloro che sono i fanatici dello shopping di Primark, a coloro che lo detestano svilendone i prodotti. E voglio dire ad entrambe le categorie che infondo - anche se sembrerà una frase fatta - la verità sta nel mezzo.

Anche io sono una grande appassionata del negozio, tanto da partire davvero per Londra con la valigia semivuota e tornare nonostante tutto con addosso "troppi" indumenti, o da scappare in un pomeriggio di tediosa fiera verso il centro di Francoforte per darmi allo shopping.
  Ebbene, ecco il perchè.
Primark è davvero una catena low cost. E con davvero intendo DAVVERO. Ripetitiva? Forse, ma fermiamoci qualche istante a pensarci su. Quali sono effettivamente le catene Low Cost che abbiamo in Italia? Zara? H&M? Mango? Oviesse?
Insomma diciamocelo, nessuno di questi sembrerà più low cost una volta che si è provato Primark.

E' vero, la qualità ne risente, ma del resto non potevamo certo pensare di avere tessuti o tagli Armani a quel prezzo no? Gli stessi sopracitati marchi del low cost, non offrono nemmeno loro chissà quale qualità, anzi. A certi livelli questa è molto simile se non addirittura uguale, andando noi a pagare solo l'immagine del brand. Cosa successa con Zara ed H&M ad esempio, che ormai sono diventati dei veri e propri colossi nell'industria di moda, arrivando ad impossessarsi di una percezione d'immagine superiore a quello che è l'effettivo valore del prodotto.

Quindi, perchè spendere 49 euro per un vestitino (sicuramente ancora nella fascia del low cost, ma del resto è tra questi che stiamo facendo paragone) quando se ne possono spendere 12 da Primark?

Questo marchio offre tutto ciò che la moda stagionale offre, seguendo le ultime tendenze in fatto di abiti, accessori, scarpe e borse, intimo e chi più ne ha più ne metta.
Quante persone del resto potrebbero permettersi una giacchina militare borchiata, magari di qualche supercostoso stilista? O anche fosse solo di qualche medio brand, chi sarebbe disposto a spendere i 300 euro minimi per aggiudicarsi una cosa che potrebbe indossare solo una decina di volte in una stagione?

Insomma, qaunte volte lo stile del momento ci piace, vorremmo poter indossarlo anche noi, ma non possiamo permetterci di acquistarlo nelle boutique, sopratutto quando sappiamo che la riuscita che farebbe sarebbe troppo bassa, e magari preferiamo con la stessa cifra comprarci un paio di jeans o un abitino semplice, che non passeranno con la moda di stagione.

Per questo Primark potrebbe essere la soluzione. Non ci si sente in colpa nel comprare un paio di scarpe che indossiamo due volte a venti euro, possiamo sbizzarrirci con collane statement senza doverle pagare fior di soldi.

L'altro lato della medaglia come detto è la qualità e non solo. Purtroppo come in molti di questi megastore, la maleducazione della gente la fa spesso da padrona. Si corre così il rischio di incappare in qualcosa di gettato a terra, arrotolato, lasciato fuori posto se non addirittura rovinato.

Per ciò che invece riguarda la qualità fine a sè stessa ecco cosa posso dirvi.
Non vi aspettate di trovare sete pregiate o cashmere all'interno di questo negozio, semmai qualche filo tirato o qualche cucitura storta. L'importante è fare uno shopping accurato. Controllate ogni capo prima di acquistarlo, anche nei dettagli, che sono spesso quelli che fanno la differenza. Non siate schizzinosi, ragionate su quanto lo state anche pagando (che come si suo, dire, da qualche parte deve pendere!) ma non lasciate trasportarvi dall'entusiasmo senza fare almeno un controllo che sia tutto al proprio posto, bottoni, asole, cuciture.

Un altro punto a favore sono invece le taglie. Forse perchè abituati ad una clientela principalmente nordeuropea, la gamma di taglie varia dalle più piccole alle più grandi, arrivando addirittura alla 50 italiana.
Cosa che favorisce l'acquisto di capi di tendenza non solo alle ragazze filiformi.
Certo, la scelta poi varia a seconda del gusto, e questo non possiamo toccarlo in un post così generico, ma almeno possiamo dire che anche le ragazze più formose non dovranno rinunciare ad indossare moda a basso prezzo.

Anche il reparto uomo ed il reparto intimo sono decisamente forniti.
Il primo offre una larga scelta di t-shirt e camicie di ogni genere, un easy-to-wear più che classico, ma anche giacche, giubbini, e accessori.
Il secondo invece passa dalla convenienza alla particolarità, offrendo anche divertimento in fin dei conti.

Quindi, cosa ne pensate? Primark sì o Primark no?

martedì 12 agosto 2014

Welcome to my fashion world!

Ed eccomi quì, ad iniziare questa nuova avventura virtuale.
Mi chiamo Maria Francesca e sono una normale ragazza con una normale vita, fatta di amici, famiglia, lavori e passioni.
Proprio la più grande di queste passioni, la moda, mi ha spinto ad avventurarmi in questa impresa.
Ho appena finito un corso di specializzazione professionale come Personal Shopper e Fashion Designer, ma sono da sempre stata un'appassionata di moda, in ogni sua forma: sono cresciuta nel mondo della pelletteria, ma ho accresciuto col tempo questa passione informandomi su tutto quello che la moda è, dagli stilisti alle sfilate alle ultime tendenze.
Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di lavorare come Personal Shopper ed Image Consultant, non a caso il mio modello lavorativo è Rachel Zoe.

Da un po' di tempo alcuni amici mi hanno consigliato di aprire un blog ed iniziare a scrivere di questa mia passione, e finalmente sembra che abbia preso coraggio e mi sia decisa a farlo.

Quello che ho potuto notare negli ultimi anni, è come i fashion blog, e le relative fashion blogger siano tutti molto simili.
Senza nulla togliere alle ormai Celebrities e Icone dei social network e del web, li ho sempre trovati decisamente fuori portata. Insomma, a chi non piacerebbe avere il fisico di una modella e vestirsi Valentino e Saint Laurent?
Parlo per me in primis, e credo che come me la maggior parte delle persone, delle ragazze, siano ragazze "normali". Non sono modelle, non hanno un guardaroba extralusso, non possono permettersi make up artist e parrucchieri ad ogni ora del giorno e della notte e non frequentano red carpet.
Quindi per quanto trovi che i blog delle Fashion Blogger siano belli, pieni di foto anche artistiche, li trovo decisamente lontani da quella che è la quotidianità. Ci fanno sognare, come le pagine di Vogue con quei meravigliosi servizi fotografici, in cui non riusciamo a decidere se guardare l'abito o la foto.

Per questo ho deciso di discostarmi e provare a fare qualcosa di diverso. Voglio un blog alla portata di tutti, che possa essere davvero interessante anche per chi non indossa una taglia 38 o non ha la possibilità di acquistare Fendi e sfoggiarlo nei party più esclusivi.
Le foto che troverete saranno di ragazze normali, che nella loro semplicità creano la moda reale, quella di coloro che si alzano tutti i giorni, lavorano, escono con gli amici, e comunque, nella loro quotidianità, creano il loro stile.

Con questo non voglio certo dire che non mi sentirete mai nominare gli stilisti e le case di moda più famose e straordinarie, anzi. Potremo conoscerli meglio, scoprire qualcosa in più.

Ma non solo. Vedremo i piccoli dettagli che possono fare la differenza nel creare un outfit, quello che va esaltato nelle diverse fisicità, come valorizzarsi, le tendenze stagionali...
Perchè la bellezza non sta in una taglia, l'eleganza non ha misure.

E per fare tutto questo, avrò bisogno dell'aiuto di tutti coloro che vorranno consigliarmi, con commenti, email e quanto altro.

Pronti? VIA!  

 
And here I am, starting this new virtual adventure.

My name is Maria Francesca and I'm a normal girl with a normal life, made up of friends, family, work and passions.
The greatest of my passions, fashion, inspired me to venture into this challenge.
I have just completed a professional course as a Personal Shopper and Fashion Designer, but I have always been a fan of fashion anyways, in all its forms: I grew up in the world of leather goods, but my passion has increased over time the more I started learning and informing myself about what fashion is all about, from the designers to the fashion shows or the latest trends.
My dream has always been to work as a Personal Shopper and Image Consultant, and not surprisingly my business role model is Rachel Zoe.


Recently some of my friends started suggesting me to create a blog to write about my passion, and it seems that finally I found the courage to do this.



What I have noticed in recent years is that fashion blogs and their fashion bloggers tend to be all very similar.

With all due respect to the now web celebrities and social networks icons, I've always found them quite out of reach. I mean, who wouldn’t like to have a model body and dress Valentino and Saint Laurent?
In primis I speak for myself, but I think that like me, most people, most girls are "normal" girls. They are not models, they do not have an ultra-luxury wardrobe, they cannot afford make up artists and hairstylists every time of the day and night and they definitely do not attend the red carpet.
So while I admit that these Fashion Bloggers’ blogs are beautiful and full of artistic photos, I find them a bit too far from what is everyday life. They make us dream, as in the pages of Vogue with all those wonderful photo services, where it’s hard to decide whether focusing on the dress or on the photo itself.


This is why I decided to try to do something different. I want a blog that is accessible to all, that can also be really interesting to those who do not wear a size 38 or cannot buy Fendi and show it off at the most exclusive parties.

The photos will be of normal girls who, in their simplicity, create fashion in the real world, the fashion of those who get up every day, work, go out with friends, and, in their daily lives, create their own style.


This is not to say that I won’t be talking about the most famous and extraordinary designers and fashion houses at all, of course I will. But hopefully we may get to know them better, to find out more about their work and their careers.



But there is more. We will look at the small details that can make a difference in creating an outfit, what we need to bring out in the different body types, how to show the very best of ourselves, all the seasonal trends...

Because beauty is not in a size, and elegance does not have measurements.


And to do all this, I will need all the help I can get from all of you with comments, emails, and more.



Ready? GO!